Comincia lunedì 26 ottobre il terzo corso di formazione professionale per panificatori, per imparare l’arte della panificazione e della pasticceria da forno organizzato dalla Confcommercio Palermo e da Assipan Palermo. In programma, fino al 20 novembre, 24 ore di lezioni teoriche, comprensive del corso Hccp che riguarda gli aspetti normativi di igiene alimentare; 60 ore di attività pratica che vedranno come docenti i maestri panettieri Fabio Pacuvio, Fabio Speranza e Gianmichele Messina che si svolgeranno all’interno del laboratorio didattico dell’azienda “Lo Piccolo & C sas”; e infine ci sarà uno stage di 60 ore nelle più importanti aziende di panificazione. A conclusione saranno rilasciati gli attestati Haccp Categoria A e quello di partecipazione al corso di panificazione.
Sono 22 i partecipanti iscritti al corso e tra questi due giovani, uno del Bangladesh e uno del Mali, attualmente ospiti in comunità della provincia di Palermo e tre ragazzi autistici che sono in carico al gruppo autismo adulti del Dipartimento salute mentale dell’Asp di Palermo di cui è referente aziendale la dottoressa Giovanna Gambino e che saranno seguiti, all’interno del corso, dalla psicologa Antonella Di Leonardo che guida il gruppo e che ha già vissuto altre positive esperienze in situazioni analoghe.
“Assipan Confcommercio Palermo – spiega il presidente Natale Spinnato – in attesa di una specifica regolamentazione regionale anticipa i corsi di avviamento alla specializzazione di arti e mestieri ed in particolare quello dell’arte panaria. Questo è il terzo. Sono convinto che quanto intrapreso dalla nostra confederazione è la strada maestra per giovani volenterosi di apprendere e per i meno giovani per conseguire ulteriori specializzazioni”.
“L’obiettivo di Confcommercio Palermo – dice la presidente Patrizia Di Dio – è quello di soddisfare i fabbisogni formativi dei panificatori sul territorio di Palermo e provincia e dare una concreta possibilità di sbocchi professionali, in collaborazione con le categorie che sono le prime a richiederci l’organizzazione di questi corsi che servono a formare al lavoro tanti giovani. Ma siamo pure contenti di dare un segnale di inclusione sociale e di solidarietà accogliendo la collaborazione di chi, pur con qualche disabilità, può apprendere e svolgere un certo tipo tipo di lavoro allo stesso modo degli altri”.