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CONFCOMMERCIO ADERISCE AL PROGETTO “VIVERE PER SOGNARE” DI PADRE GARAU E DELL’ASSOCIAZIONE “GIOVANI 2017 3P”: SOSTERRA’ I COSTI PER GARANTIRE CINQUE ANNI DI LICEO A UN RAGAZZO DI PERIFERIA IN DIFFICOLTA’

Confcommercio Palermo ha aderito con entusiasmo al progetto “Vivere per Sognare” e sosterrà il costo di una borsa di studio che permetterà a un giovane meritevole e bisognoso, dopo aver conseguito il diploma di scuola media, di intraprendere l’intero quinquennio scolastico superiore.

“Un contributo di forte valenza, soprattutto simbolica, per sostenere non solo economicamente un progetto di elevato valore morale – ha detto la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio -. Per una società che invecchia e si impoverisce per il calo demografico e per la fuga dei giovani più preparati che cercano fuori dalla Sicilia prospettive di lavoro, trattenere i giovani di “buona volontà” ma in difficoltà, significa anche trattenere risorse per il nostro futuro sociale ed economico”.

Il progetto è quello portato avanti dall’associazione “Giovani 2017 3P Onlus”, presieduta da Gemma Ocello, assieme alla Parrocchia San Paolo Apostolo di padre Antonio Garau che opera a Borgonuovo a favore dei minori delle scuole elementari e medie.

Già lo scorso anno con il progetto “Vivere per sognare” è stato possibile aiutare tre ragazzi della scuola “Raciti” di Borgonuovo: il prossimo anno scolastico – che coincide con il trentennale dell’uccisione di padre Puglisi – vedrà ampliato il sostegno ad almeno 10 ragazzi delle scuole di periferia che avranno completato con profitto gli esami di terza media.

Ieri sera, nel corso di una cerimonia molto emozionante alla quale ha preso parte anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, i ragazzi che beneficeranno della borsa di studio hanno incontrato i loro “benefattori” che saranno un punto di riferimento per il prossimo quinquennio.

“Senza questo aiuto – spiega padre Garau – nessuno dei ragazzi avrebbe potuto soddisfare la propria voglia di proseguire il percorso scolastico. Tutti siamo convinti che la cultura e l’impegno di una buona cittadinanza attiva siano gli strumenti chiave della lotta alla mentalità mafiosa. Per molti la scuola è l’unica alternativa possibile per riuscire a sconfiggere la mafia. Formare i giovani a vivere le proprie scelte e realizzare i propri sogni senza andare a chiedere aiuto a questo o a quel malavitoso è il compito principale della scuola”.

Alla cerimonia, oltre a numerosi presidi delle scuole interessate dal progetto, a rappresentare Confcommercio c’erano il vicepresidente vicario Fabio Gioia e il presidente di Confcommercio Giovani, Dario Scalia.

“Abbiamo accettato con emozione – dice Fabio Gioia – l’idea di poter garantire a un ragazzo volenteroso di avere l’opportunità di formarsi culturalmente, creando per loro stessi e per l’intera società civile le doverose prospettive di formazione e successivamente di occupazione, la miglior risposta possibile per allontanarli da realtà deviate o criminali. L’augurio è che un numero sempre maggiore di persone e associazioni aderisca in futuro a questa iniziativa”.

Fabio Gioia, nella qualità di presidente dell’Asc, l’ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e aderente a Confcommercio, ha anche donato alla Parrocchia materiale e abbigliamento sportivo che servirà ai ragazzi per l’attività sportiva quotidiana.

“Ci è subito piaciuta l’idea di non abbandonare i giovani alle tentazioni di quartieri dove i troppi disagi sociali favoriscono il proliferare della criminalità – ha aggiunto Dario Scalia per Confcommercio Giovani -. Bisogna incoraggiare e sostenere le legittime aspirazioni di chi è ben disposto a fare sacrifici per raggiungere mete importanti”.

(Nella foto allegata, da sinistra: padre Antonio Garau, Roberto Lagalla, Fabio Gioia, Dario Scalia)

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