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“DONNE CHE AMANO LE DONNE”, 3^ EDIZIONE: TERZIARIO DONNA DI CONFCOMMERCIO PALERMO ASSEGNA NUOVI RICONOSCIMENTI A DONNE IMPEGNATE NEL SOCIALE. PREMIO SPECIALE A STEFANO PIAZZA

“Quando una donna sostiene un’altra donna, entrambe diventano più forti. E quando molte donne lo fanno, cambia il mondo”. È questo il messaggio lanciato dal gruppo Terziario Donna di Confcommercio Palermo in occasione della terza edizione di “Donne che amano le donne” che si è svolto ieri pomeriggio in coincidenza con la Giornata mondiale dell’imprenditoria femminile.
La manifestazione annuale, ospitata anche stavolta allo Steri di Palermo, si consolida come momento di riflessione, testimonianza e valorizzazione del talento femminile in tutte le sue forme e rappresenta un’occasione per celebrare donne che con gesti concreti, visione e impegno quotidiano, sostengono altre donne e contribuiscono a costruire una società più inclusiva e solidale.

I riconoscimenti quest’anno sono stati assegnati a Marie Claire Gegera, Daniela Crimi, Anna Maria Picozzi. Giovanna Marciano, Rosa Micalizzi, Marina Pupella, Anna Romano (alla memoria) e Cettina Di Benedetto, tutte donne che hanno dedicato il loro impegno alla valorizzazione delle donne e alla tutela dei loro diritti.


Tra le donne premiate anche la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio, che ha guidato il Terziario Donna nazionale dal 2011 al 2021, e le sorelle Marinda e Paola Valentino, imprenditrici del settore moda, “per il loro impegno nel promuovere la pace, il dialogo e la solidarietà”. Premio speciale anche all’attore Stefano Piazza per “il suo entusiasmo contagioso con cui trasforma ogni incontro in un momento di crescita e gioia, ricordandoci che la cultura non è solo sapere, ma anche calore umano e leggerezza”.


Alla cerimonia di consegna, condotta da Nadia Billeci, hanno partecipato anche Ada Maria Florena, prorettrice dell’Università degli Studi di Palermo; Alessandro Anello, assessore comunale al Turismo e Mimma Calabrò, assessore alle politiche sociali.

Margherita Tomasello, presidente del Terziario Donna, ha sottolineato il significato della “sorellanza” come pratica sociale, culturale e politica. “Una parola che evoca cura, sostegno, complicità. Una parola che racconta di donne che camminano fianco a fianco e scelgono di non essere spettatrici della vita delle altre, ma presenza attiva, alleata, solidale. Fare squadra non sempre è una scelta facile: vuol dire imparare a fidarsi, a chiedere aiuto senza sentirsi deboli, a celebrare i successi delle altre senza sentirsi minacciate, vuol dire costruire reti e non muri”.


“La cultura dominante – ha aggiunto la Tomasello – ha spesso alimentato la competizione femminile, insinuando l’idea che “i posti per le donne” fossero limitati. Non è così. La vera rivoluzione non è avere donne che imitano modelli maschili, ma creare un sistema nuovo in cui competenza ed empatia convivono, in cui il potere non sia dominio ma servizio. Nel Terziario Donna non c’è una presidente che comanda ma una portavoce che rappresenta. Le decisioni sono processi, non imposizioni. È un modello che genera appartenenza e riduce la solitudine del vertice”.

SCHEDA DELLE DONNE CHE HANNO RICEVUTO IL RICONOSCIMENTO DI “DONNE CHE AMANO LE DONNE”
Marie Claire Gegera
– Nata in Burundi, a due anni le portano via il padre per le sue idee democratiche, a otto vede morire la madre mentre protegge un gruppo di bambini. Trasforma il proprio dolore in impegno di servizio verso i più fragili. A quindici anni inizia il suo cammino nel volontariato, anni dedicati in Africa ai malati, ai profughi, ai bambini sordomuti, alle donne ferite dalla guerra. Durante il genocidio del 1994 resta ad assistere centinaia di rifugiati. In Italia diventa infermiera e si specializza in emergenza pediatrica. Nel 2017 fonda la Onlus APS, per dare istruzione, cure, nutrimento e dignità a migliaia di famiglie del Burundi. Nel 2019 riceve il riconoscimento di “Eroe per i Diritti Umani”.


Daniela Crimi – Dirigente scolastica dal 2007, già docente dal 1989, pedagogista, esperta di problematiche sociali e di gestione del disagio giovanile, da tempo impegnata nella promozione di percorsi educativi fondati sulla cultura del rispetto e della solidarietà. Ha iniziato la sua carriera da docente nel Carcere Minorile “Malaspina” di Palermo, autrice di interessanti pubblicazioni, collabora con riviste specializzate di scuola, ha diretto diversi Istituti scolastici, è socia fondatrice di AGe Sicilia (Associazione genitori).


Anna Maria Picozzi – Entra in Magistratura come sostituto procuratore di Palermo. Componente della DDA di Palermo nel 2008. A luglio 2025 si insedia presso la Procura Generale della Repubblica di Palermo in qualità di Procuratrice aggiunta. Ha svolto le funzioni di consulente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. Ha promosso cultura, prevenzione e consapevolezza sul tema della violenza di genere. Un esempio di magistrato che coniuga la funzione istituzionale con un ruolo attivo nella società civile dimostrando come la carriera giudiziaria possa essere affiancata da un impegno culturale e civile.


Giovanna Marcenò – Laureata in Architettura nel 1978, consegue il titolo di Dottore di ricerca in Rilievo e Rappresentazione del Costruito. Da oltre 20 anni il suo è diventato uno studio professionale di sole donne in virtù dell’importante contributo in materia di architettura degli interni dato dalle donne, capaci di tenere insieme con la forza delle idee “bisogni e desideri”. Ha saputo ispirare chi la circonda e rendere il lavoro un’esperienza di collaborazione e gioia. La sua dedizione instancabile, unita alla capacità di supportare e valorizzare ogni collega, ha contribuito in modo straordinario al successo del team.


Rosa Micalizzi – Dottoressa specializzata in Ginecologia, ha dedicato la sua carriera alle donne, offrendo non solo cure ma anche ascolto, rispetto e comprensione. Non ha mai smesso di credere che ogni essere umano ha bisogno di essere accolto nella sua totalità. Da questo principio è nato il suo interesse per la medicina integrata, che l’ha portata a formarsi in omotossicologia, PNEI, medicina funzionale e craniosacrale, ambiti che le hanno permesso di vedere la figura umana come un Unione di mente e corpo, di emozioni e pensieri. Oggi, in pensione, continua a dedicarsi alla lotta contro la discriminazione dei malati psichiatrici nella società, collaborando con associazioni e progetti sociali.


Marina Pupella – Giornalista freelance. Nei suoi reportage dal Medio Oriente ha saputo raccontare le vite di chi non ha voce. Collabora con testate come Avvenire, L’Espresso e Strumenti Politici, affrontando guerre, migrazioni e diritti umani con equilibrio e rispetto per la dignità delle persone, mettendo in luce l’umanità di chi sopravvive all’orrore della guerra. Ha condotto inchieste su terrorismo internazionale, la tratta di esseri umani e il crimine transnazionale. È stata reporter anche in Ucraina, portando aiuti umanitari alle popolazioni di Mykolaiv e Odessa in collaborazione con organizzazioni non governative. Vincitrice del Premio Internazionale di Giornalismo “Cristiana Matano”.


Anna Romano (alla memoria) – Insegnante di educazione fisica e di sostegno, ha scelto di lavorare nei quartieri più disagiati della città, portando tra i banchi entusiasmo, ascolto, fiducia, e la convinzione che ognuno potesse trovare la propria strada. Si è specializzata nei corsi di preparazione al parto, accompagnando centinaia di donne nel delicato cammino verso la maternità, con dolcezza, competenza e una profonda capacità di ascolto. Per tutte è stata una guida, un’amica, una presenza sicura capace di trasformare la paura in forza. Il suo motto, “o grido o respiro”, racchiude il suo modo di affrontare la vita. È morta tre mesi fa, travolta all’Addaura mentre attraversava la strada.


Cettina Di Benedetto – Si è distinta per il suo impegno per la valorizzazione del talento femminile e la lotta contro ogni forma di violenza sulle donne, con particolare attenzione alla violenza economica, una delle più invisibili e subdole. Eletta nel 2022 tra le 100 Donne Leader Management Femminile in Italia. Con i progetti europei “Anima” e “Jasmine”, ha fondato gruppi di donne algerine sui temi delle pari opportunità, ricevendo un encomio dal Rettore dell’Università di Algeri, ed è componente della Rete delle Donne del Mediterraneo. Nel 2024 ha conseguito il titolo di Manager delle Politiche Locali del Cibo.

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