Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale con delega alla sicurezza e legalità, esprime dolore, sconforto e profonda indignazione per l’ennesima tragedia che ha colpito Palermo nel cuore della notte.
“Paolo, uno dei tanti giovani che con senso di responsabilità aiutava i genitori nell’attività familiare, è stato ucciso in conseguenza di un suo gesto di coraggio e senso civico che rappresenta l’esatto contrario di una cultura intrisa di violenza e vigliaccheria che dilaga tra chi si sente libero di aggredire, armato, nel cuore della nostra città. Ha cercato di aiutare un ragazzo pestato dal branco, ha scelto l’umanità e ha pagato con la vita”.
“Siamo attoniti perché questa morte è la conseguenza diretta di una ferocia senza controllo e di un problema di sicurezza che denunciamo da tempo. Solo pochi giorni fa, in riunione con Prefetto e Sindaco, ci è stato detto che Palermo, in base alle statistiche, è una città più sicura rispetto a tante altre. Ma di fronte a questo ennesimo episodio, e stavolta si tratta di un omicidio, quei numeri diventano insopportabili e privi di senso. La città non può essere lasciata in balia di bande armate che scorrazzano persino nelle vie principali e turistiche”.
“Questa non è più solo “mala movida”: questa è violenza pura, criminalità diffusa, emergenza sociale e istituzionale – conclude la Di Dio -. È stato ucciso un giovane che con il suo gesto di generosità ha rappresentato una parte bella e solidale della nostra comunità. Prendiamo atto dell’immediata risposta delle forze dell’ordine ma resta il grave problema della sicurezza. Va ribadita la necessità di non svolgere solo occasionali attività straordinarie sul territorio, ma occorrono intense e concrete attività giornaliere di contrasto alle illegalità da parte delle forze di polizia e dei vigili urbani. Alla famiglia di Paolo va la nostra solidarietà carica di commozione e cordoglio”.
 
         
     
    